19 Lug Sandro Ferri e Sandra Ozzola
Sandro Ferri dirige, insieme a Sandra Ozzola, la casa editrice e/o. Il loro sodalizio nasce nel 1979 quando, poco più che ventenni, si lanciano nel vivo dell'avventura editoriale con spirito libero e tanti progetti. Sandra Ozzola è laureata in lingue, specializzata in letteratura russa, e appassionata da sempre di libri e del lavoro di traduzione. Alla fine degli anni ’70 i due si incontrano a Roma e concepiscono il disegno di un catalogo editoriale costruito sulle voci di autori dell’Est europeo. Si muovono alla ricerca di scrittori che raccontino la loro esperienza di vita aldilà della cortina di ferro, senza stereotipi da società felice o eroismi da stoica opposizione. Dalla collana praghese di Milan Kundera, al rapporto con lo scrittore polacco Kazimierz Brandys, fino a Thomas Pynchon, negli anni la proposta si arricchisce e, grazie a un’ottima capacità di intuizione, entrano a far parte della scuderia della casa Muriel Barbery, autrice del best-seller L’eleganza del riccio, Massimo Carlotto, Elena Ferrante, Izzo, Gutierrez... Si delinea, così, un catalogo contrassegnato dalla pluralità e dal “meticciato”, parola che Sandro Ferri sceglie più volte per raccontare il proprio lavoro. Narrativa, memorialistica popolare, saggistica di approfondimento.. generi e livelli di lettura molto diversi, tutti materiali che servono a creare un intreccio che è continua sorpresa, spaesamento, scoperta di nuovi territori.
Nel 2011 Sandro Ferri scrive I ferri dell'editore, in cui racconta il proprio mestiere di editore in maniera appassionata, partendo da una prospettiva estremamente personale. Attraverso un ritratto di sé, traccia un dipinto della propria casa editrice, delle motivazioni culturali e ideali che stanno, tutt’oggi, alla base dell'attività che svolgono.
Saranno al Premio Caccuri il 9 agosto a parlare del caso letterario Elena Ferrante.