06 Ago Bouchamaoui: “Spero che il messaggio del Kid’s Fest Caccuri sia faro per l’Europa”
“Il programma pilota lanciato in Italia nell’estate 2016 potrebbe servire come un faro per gli altri paesi in Europa”.
A scriverlo è Ouided Bouchamaoui, Presidente di UTICA e premio Nobel per la Pace 2015 in una lettera inviata all’organizzazione del Kid’s Fest di Caccuri che si terrà lunedì 8 agosto. Un messaggio il suo accolto con grande entusiasmo dai più di cento volontari al lavoro in queste ore nel paese in provincia di Crotone. Sono attesi più di mille bambini.
Così prosegue nella lettera Bouchamaoui: “L’idea di includere i bambini rifugiati è un modo simbolico per portare popolazioni migranti più vicine ai residenti locali e costruire attraverso i bambini nuovi legami. Desidero portare questa iniziativa all’ attenzione dei Governi Europei che stanno affrontando oggi sfide senza precedenti in questo campo. KidsFest internazionale è un'iniziativa di alto profilo e promuove una migliore comprensione all'interno di ogni singolo paese e può offrire un grande contributo alla costruzione della pace mondiale quando questa formula per i bambini potrà essere sviluppata in un modello universale”.
L’evento sarà patrocinato dall’UNICEF e dall’UNESCO e si svolgerà con il partenariato dell’associazione Tunisina Kamar, dell’associazione Bosniaca Viakult e dell’associazione Kid’s Festival International di Berlino. Da Sarajevo a Caccuri, passando per Tunisi, Abuja, Sofia e Berlino. La Calabria si prepara ad accogliere uno dei più importanti appuntamenti europei dedicati ai bambini. Si terrà nella cornice del Premio Letterario Caccuri promosso dall’Accademia dei Caccuriani dal 7 al 10 agosto. Da più di 12 anni il “Kid’s” riceve riconoscimenti e apprezzamenti da tutti il mondo. I bambini si esibiranno in spettacoli, parteciperanno ad atelier, workshop, giochi ed esporranno la loro visione di un futuro “interculturale”. Sarà una grande festa che porrà al centro i temi dell’interculturalità e dell’integrazione. Sono più di mille i bambini già iscritti all’iniziativa.
Questa è la lettera integrale inviata da Ouided Bouchamaoui agli organizzatori del Kid’s Fest Caccuri:
Fin dal 2004 il Kid’s Festival Sarajevo rappresenta un importante evento culturale-educativo che sotto il patrocinio dell’Unesco promuove la diversità culturale e include i bambini come attori chiave nel processo di costruzione della pace.
L’edizione Tunisina, KidsFest Tunisie, è stata lanciata nell’autunno del 2014, io sono fiera di essere la madrina, dal 2016, di questo evento così importante, perché credo che l’idea di democrazia e di una società aperta abbia bisogno di essere concepita dai bambini fin dalla primissima età in modo da formare cittadini responsabili, sia nella nostra patria che ovunque nel mondo.
I bambini più piccoli non sono ancora condizionati dall’ambiente sociale e culturale, la loro capacità interculturale naturale si arricchisce grazie al Kidsfest attraverso l’incontro con culture differenti. I bambini vivono un giorno di festa ma nello stesso tempo sono messi nella condizione di imparare molto sulle altre culture e di sviluppare la loro creatività divenendo attivi partecipanti nella costruzione del patrimonio culturale globale. Il Kidsfest trasmette una grande carica di ottimismo capace di coinvolgere attivamente tanti giovani, si basa infatti sui valori della partecipazione e del volontariato.
La coerenza del programma è stata sviluppata in più di un decennio di lavoro insieme a numerosi partner internazionali e ha portato alla creazione di una formula unica che incide realmente sulla coesione della società civile. La sinergia combinata fra bambini, ONG, istituzioni locali e straniere che ogni anno, tutto l’ anno, uniscono gli sforzi insieme per la preparazione del KidsFest è un processo unico che ha dimostrato di essere vincente ovunque gli organizzatori (ViaKult Ufficio Berlino e Kamar Tunisi) hanno avuto la possibilità di lanciarlo.
Pertanto, vorrei consigliare alle diverse regioni in Tunisia, così come agli altri paesi del mondo di adottare il concetto di KidsFest e adattarlo alle loro comunità locali, alle loro culture e tradizioni.
Il programma pilota lanciato in Italia nell’ estate 2016 potrebbe servire come un faro per gli altri paesi in Europa. L'idea di includere i bambini rifugiati è un modo simbolico per portare popolazioni migranti più vicine ai residenti locali e costruire attraverso i bambini nuovi legami. Desidero portare questa iniziativa all’ attenzione dei Governi Europei che stanno affrontando oggi sfide senza precedenti in questo campo. KidsFest internazionale è un'iniziativa di alto profilo e promuove una migliore comprensione all'interno di ogni singolo paese e può offrire un grande contributo alla costruzione della pace mondiale quando questa formula per i bambini potrà essere sviluppata in un modello universale.
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